L’Europa affronta una crescente volatilità dei prezzi dell’elettricità, con l’Italia che mantiene livelli elevati
Nel quarto trimestre, il mercato europeo delle energie rinnovabili entra in una fase di transizione stagionale: la volatilità dei prezzi dell’elettricità aumenta, mentre domanda e offerta si riequilibrano.
A ottobre, i prezzi dell’elettricità nei principali paesi europei hanno mostrato un andamento irregolare. In particolare, il mercato elettrico unico italiano ha registrato un forte rialzo a metà mese, superando temporaneamente i 100 €/MWh e mantenendosi su livelli tra i più alti d’Europa. Gli analisti attribuiscono tale crescita alle variazioni di temperatura, alle oscillazioni del prezzo del gas naturale e al calo stagionale della produzione idroelettrica ed eolica.
Secondo diverse agenzie energetiche, nella settimana finale di ottobre la maggior parte dei mercati elettrici europei ha registrato aumenti. Regno Unito e Italia hanno mostrato rialzi moderati (inferiori all’1%), mentre i mercati di Nord Europa, Portogallo e Spagna hanno segnato un rimbalzo più marcato, con prezzi in crescita di circa il 40% rispetto alla settimana precedente.
Anche le differenze regionali sono risultate evidenti. Nel Regno Unito e in Italia le variazioni giornaliere sono rimaste moderate, mentre nei mercati nordici e iberici la volatilità è stata più accentuata. In Francia, a fine mese, il prezzo dell’elettricità è sceso fino a circa 22 €/MWh, il minimo settimanale. Al contrario, in Italia il prezzo è rimasto stabilmente sopra i 100 €/MWh per diversi giorni, toccando circa 124 €/MWh a fine mese. Portogallo e Spagna hanno registrato brevi rialzi nello stesso periodo, mentre i paesi nordici hanno raggiunto il massimo bimestrale di circa 75 €/MWh il 29 ottobre.
L’andamento dei prezzi è strettamente legato alla produzione di energia rinnovabile. Nella seconda metà di ottobre, numerose tempeste e fitte coperture nuvolose hanno ridotto la produzione fotovoltaica in molti paesi, con cali compresi tra l’8% e il 17% rispetto alla media stagionale. Sebbene la produzione eolica sia aumentata temporaneamente, non è riuscita a compensare del tutto le fluttuazioni del fotovoltaico aziendale, accentuando la pressione sul sistema elettrico. In Francia, il ritorno della domanda elettrica stagionale ha ulteriormente contribuito all’aumento dei prezzi.
Nel complesso, con l’aumento della quota di rinnovabili, la sensibilità del sistema elettrico europeo alle condizioni meteorologiche è cresciuta notevolmente. La capacità di regolazione e la flessibilità del mercato diventano fattori chiave. Si presta maggiore attenzione all’espansione degli impianti di accumulo, ai meccanismi di risposta alla domanda e al potenziamento delle reti di trasmissione interregionali. Molte imprese ad alto consumo energetico stanno già agendo per aumentare l’autoconsumo, integrare sistemi di impianto fotovoltaico con accumulo per aziende e rinegoziare i contratti di fornitura al fine di mitigare i rischi legati alla continua volatilità dei prezzi.

L’Europa accelera sulla produzione locale di moduli fotovoltaici, ma i costi restano la variabile chiave
Con l’attenzione crescente alla sicurezza energetica e alla resilienza della catena di approvvigionamento, il settore torna a concentrarsi sull’analisi dei costi e sulle politiche industriali. Secondo diverse agenzie e forum di settore, se l’approvvigionamento di materie prime, l’automazione e l’utilizzo della capacità produttiva raggiungono livelli ottimali, il costo della produzione locale potrebbe collocarsi nella fascia di 0,11–0,12 €/W. Esistono inoltre discussioni esplorative su modelli di costo intorno a 0,15 €/W, ma la questione centrale resta se gli impianti di produzione su larga scala possano sostenere stabilmente tali livelli.
Questa valutazione ha spinto il settore a riesaminare la competitività del fotovoltaico per le aziende prodotto in Europa. Negli ultimi mesi, il mercato è rimasto fortemente dipendente dalle importazioni, con scorte a basso prezzo lungo la catena distributiva e una pressione evidente sui produttori. Molti analisti ritengono che i prezzi abbiano ormai raggiunto il punto minimo del ciclo: dopo varie riduzioni, i produttori adottano strategie di pianificazione più prudenti, mentre il mercato sembra spostare le aspettative dalla concorrenza sui prezzi verso un nuovo equilibrio tra domanda e offerta.
Sul fronte politico, emergono segnali incoraggianti. All’inizio di ottobre, la Commissione europea ha nuovamente sollecitato un’accelerazione del piano di sostegno alla produzione locale di moduli fotovoltaici, concentrandosi su incentivi operativi e strumenti di accesso al mercato per creare un contesto più chiaro alle capacità produttive europee. Le associazioni di categoria sottolineano che la rapidità e la coerenza delle misure influenzeranno direttamente le decisioni d’investimento e la distribuzione delle linee produttive. In Austria, è stato lanciato un nuovo programma di incentivi per il “fotovoltaico con accumulo per aziende”, che prevede premi aggiuntivi per i componenti prodotti in Europa, rafforzando ulteriormente la tendenza politica verso la produzione locale.
Tuttavia, il mercato rimane cauto. Alcuni sviluppatori hanno bloccato forniture in anticipo approfittando dei prezzi bassi, mentre altri preferiscono attendere i dettagli delle politiche e l’avanzamento delle nuove capacità produttive, adottando strategie di approvvigionamento prudenti. La sostenibilità della produzione europea non dipende da un singolo valore di costo, ma da fattori combinati come il tasso di utilizzo degli impianti, la solidità della filiera, i prezzi dell’energia e le condizioni di finanziamento. L’attuale discussione rappresenta più una rivalutazione del settore nel contesto di una fase di riallineamento dei prezzi e di ristrutturazione industriale, piuttosto che un segnale di immediata espansione.

Politiche di settore e sviluppo del fotovoltaico distribuito: incentivi residenziali, applicazioni su facciata e agrivoltaico
Politiche di settore e sviluppo del fotovoltaico distribuito: incentivi residenziali, applicazioni su facciata e agrivoltaico
In Francia è entrata in vigore la nuova aliquota IVA agevolata del 5,5% per il fotovoltaico residenziale, e i primi moduli fotovoltaici conformi agli standard di emissione di carbonio sono stati certificati da Certisolis. Tra questi figurano diverse serie prodotte da Voltec Solar, nonché i prodotti di DMEGC Solar e JinkoSolar, tutti con un’impronta di carbonio inferiore a circa 530 kg CO₂ per kWp. Questo passo rende la combinazione di tracciabilità di produzione e certificazione a basse emissioni un requisito concreto per accedere al mercato residenziale, confermando un orientamento politico più chiaro.
Nel campo delle applicazioni architettoniche, un recente rapporto pubblicato da istituti di ricerca europei evidenzia che i sistemi fotovoltaici su facciata sud, abbinati a batterie di accumulo, offrono una redditività significativamente più alta, soprattutto negli edifici commerciali e nei progetti di riqualificazione urbana. Gli impianti su facciata rispondono meglio alle esigenze di “spostamento dei carichi elettrici nel tempo”, e l’integrazione di impianto fotovoltaico con accumulo per aziende migliora l’efficienza di utilizzo dell’energia, rendendo più stabile il rendimento economico del fotovoltaico aziendale integrato negli edifici.
Per quanto riguarda l’agrivoltaico, diversi paesi stanno proseguendo il dibattito sulla classificazione dei terreni e sulle regole di redditività. In alcune regioni europee sono già in corso progetti pilota su piccola scala per monitorare la produttività agricola, le condizioni di irradiamento e la gestione operativa integrata. Le linee guida politiche puntano sempre più a “espandere l’uso del fotovoltaico senza compromettere la produzione agricola”, favorendo una maggiore chiarezza negli standard di costruzione futuri.
Sul lato del sistema elettrico, gli operatori di rete e i centri di ricerca sottolineano l’importanza delle risorse di flessibilità: accumulo distribuito, ottimizzazione dei processi di connessione alla rete e capacità di dispacciamento interregionale. Le strategie energetiche aziendali stanno evolvendo: molte imprese industriali e commerciali adottano modelli combinati di produzione + accumulo + autoconsumo, per contrastare la volatilità dei prezzi elettrici e migliorare la stabilità dei consumi.

La competizione sui moduli fotovoltaici ad alta efficienza torna a concentrarsi sulle prestazioni reali di generazione
Le recenti analisi di mercato mostrano che sviluppatori ed EPC stanno modificando i criteri di selezione dei moduli fotovoltaici, ponendo maggiore enfasi sulle prestazioni reali in condizioni operative, piuttosto che sulla sola potenza nominale. Fattori come il comportamento alle alte temperature, la risposta in condizioni di bassa luminosità, la progettazione del percorso di corrente e l’ottimizzazione delle strutture in parallelo stanno diventando determinanti per il costo livellato dell’energia (LCOE).
Le ondate di calore prolungate dell’estate hanno riportato in primo piano i problemi di dissipazione e di coefficiente termico dei pannelli fotovoltaici. I gestori di diversi impianti commerciali hanno segnalato differenze significative tra prodotti con potenze nominali simili: i moduli con un design termico più evoluto e materiali più stabili mantengono curve di produzione più regolari durante le giornate calde, risultando particolarmente adatti ai sistemi di autoconsumo aziendale. Anche il bilanciamento tra costi BOS (Balance of System) ed efficienza installativa è diventato più evidente: elementi come struttura di supporto, spaziatura tra stringhe, compatibilità con inverter e carico del tetto impongono un nuovo equilibrio tra densità di potenza e complessità di installazione. I formati più leggeri, facili da movimentare e rapidi da montare vengono sempre più preferiti nei progetti di fotovoltaico per le aziende.
Sul piano dei materiali e dei processi produttivi, prosegue l’avanzamento delle tecnologie a ridotto contenuto d’argento o “silver-free”, per mitigare i rischi legati alla volatilità delle materie prime. La stabilità a lungo termine dei materiali d’incapsulamento e del backsheet, così come le prestazioni anti-PID e anti-hot spot, sono ormai incluse in molte specifiche di fornitura e collaudo. Nei contesti urbani e commerciali, l’uniformità estetica e l’aspetto full black dei moduli fotovoltaici stanno assumendo crescente importanza, anche in vista della crescita del BIPV e delle installazioni distribuite.
L’espansione del fotovoltaico distribuito ha modificato le strategie di configurazione dei sistemi. Oltre all’efficienza dei pannelli solari, alcuni sviluppatori integrano ora sistemi di accumulo e logiche avanzate di controllo dell’inverter per ottimizzare i profili di carico e i cicli di prezzo dell’energia. Nei tetti o nelle facciate soggetti a ombreggiamenti parziali, i moduli con maggiore densità di connessioni parallele e celle più suddivise mantengono una produzione più stabile, ricevendo crescente attenzione da parte del mercato.
In sintesi, la valutazione dei moduli ad alta efficienza si sta spostando dalla teoria alle prestazioni lungo l’intero ciclo di vita del sistema: comportamento in condizioni di alta temperatura, risposta in luce debole, tolleranza all’ombreggiamento e tasso di degrado a lungo termine, insieme ai costi di manutenzione e ai rendimenti energetici complessivi, stanno diventando i nuovi parametri fondamentali della competizione nel settore del fotovoltaico aziendale.

Maysun Solar opera nel mercato europeo offrendo una gamma completa di moduli fotovoltaici e forniture stabili per partner all’ingrosso e distributori. Le nostre soluzioni coprono le principali tecnologie IBC, TOPCon e HJT e aiutano i clienti a ottenere maggiore efficienza energetica, ritorni sull’investimento più rapidi e prestazioni di sistema più stabili, anche in spazi limitati.
Riferimenti:
Bellini, E. (2025, November 4). Prezzi dell’elettricità: il mercato italiano unico sopra quota 100 €/MWh. PV Magazine Italia.
https://www.pv-magazine.it/2025/11/04/prezzi-dellelettricita-mercato-italiano-unico-sopra-quota-100-e-mwh/
Bellini, E. (2025, October 27). Solar modules could be produced in Europe at €0.15/W. PV Magazine India.
https://www.pv-magazine-india.com/2025/10/27/solar-modules-could-be-produced-in-europe-at-e0-15-w/
Bellini, E. (2025, October 31). Solar wafer prices stable with emerging downward pressure despite policy interventions. PV Magazine International.
https://www.pv-magazine.com/2025/10/31/solar-wafer-prices-stable-with-emerging-downward-pressure-despite-policy-interventions/
Bellini, E. (2025, October 22). Fraunhofer ISE identifies 37.6 GW solar potential along German railways. PV Magazine International.
https://www.pv-magazine.com/2025/10/22/fraunhofer-ise-identifies-37-6-gw-solar-potential-along-german-railways/
Bellini, E. (2025, October 29). Negative power prices surge across Europe as renewables rise. PV Magazine International.
https://www.pv-magazine.com/2025/10/29/negative-power-prices-surge-across-europe-as-renewables-rise/
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