Ogni inverno molte famiglie e imprese si chiedono: i pannelli solari riescono a produrre energia anche quando sono coperti di neve? La neve può influenzare i ricavi annuali del sistema? In questo articolo spieghiamo in modo semplice l’impatto reale della neve sulla produzione fotovoltaica e forniamo alcuni consigli utili per le coperture europee, inclusi i tetti dove è presente fotovoltaico per le aziende.
1. La neve influisce davvero sulla produzione fotovoltaica?
Sì, ma l’impatto è di solito molto breve.
La produzione si interrompe solo quando i moduli sono completamente coperti da uno spesso strato di neve; con neve leggera o brina, i pannelli fotovoltaici continuano a funzionare grazie alla luce diffusa.
- Secondo diversi studi europei, la perdita annuale dovuta alla neve è generalmente intorno all’1–6%;
- Nelle zone con forti nevicate, dati misurati nel Nord Europa indicano che, quando la neve persiste per molti giorni, le perdite possono raggiungere circa il 5–10%.
Le basse temperature migliorano l’efficienza dei moduli, e nelle giornate limpide la riflessione sulla neve può persino generare un piccolo guadagno aggiuntivo.
Nel complesso, la neve influisce solo per brevi periodi e non riduce in modo significativo la produzione annuale dei pannelli solari.
2. Perché su alcuni tetti la neve scivola via da sola e su altri si accumula?
La capacità della neve di scivolare autonomamente dipende principalmente da tre fattori: inclinazione, temperatura superficiale e struttura dei moduli.
- Inclinazione del tetto o della struttura: più l’angolo è elevato, più facilmente la neve scivola. A partire da circa 30°, la neve tende a cadere dopo lo scioglimento; sotto i 20° aderisce di più e rimane più a lungo.
- Temperatura della superficie dei moduli: con la luce solare, i moduli fotovoltaici si riscaldano leggermente. Basta che la superficie superi di poco lo zero perché si formi una sottile pellicola d’acqua sotto la neve, facilitandone il movimento. In condizioni di cielo coperto o freddo intenso, la neve può rimanere ferma tutto il giorno.
- Struttura del modulo: i moduli senza cornice o double glass sono più lisci e favoriscono la caduta della neve; i moduli con cornice possono trattenere la neve lungo i bordi, rallentando lo scioglimento.
3. Quando è necessario rimuovere la neve? E quando non serve affatto?
Nella maggior parte dei casi un impianto fotovoltaico non necessita di rimozione della neve; l’intervento è utile solo in situazioni specifiche.
Quando non serve rimuovere la neve?
- Neve leggera, brina o copertura parziale: in questi casi i pannelli fotovoltaici possono continuare a produrre grazie alla luce diffusa, con una riduzione minima della resa. Nelle giornate soleggiate la neve si scioglie normalmente in poche ore.
- Tetti con inclinazione ≥ 30°: la maggior parte della neve scivola via autonomamente quando la superficie si riscalda. Il beneficio di una pulizia manuale è molto inferiore rispetto al rischio.
- Neve presente per poco tempo: ad esempio 1–2 giorni; una copertura così breve incide pochissimo sulla produzione annuale. Non vale la pena correre rischi per pochi chilowattora.
Quando è invece necessario intervenire?
- Neve spessa che non si scioglie per diversi giorni: se i moduli sono coperti completamente da uno strato consistente, la produzione si interrompe a lungo e il peso può influire sulla struttura di supporto.
- Tetti con inclinazione molto ridotta (≤ 15°): le superfici quasi piane trattengono la neve più a lungo. In zone fredde e senza sole può formarsi uno strato compatto che richiede intervento.
- Segnali di “neve compressa”: ad esempio bordi del modulo schiacciati dalla neve, un’intera fila visibilmente abbassata o rumori anomali della struttura.
- Neve trasformata in ghiaccio: il ghiaccio non scivola via da solo e continua a bloccare la produzione, aumentando anche il carico. In questo caso è consigliabile l’intervento di professionisti, non una pulizia manuale.
4. Metodi corretti per rimuovere la neve dai pannelli fotovoltaici
Il principio fondamentale per la rimozione della neve è duplice: non danneggiare i moduli e non correre rischi.
- Utilizzare strumenti morbidi, come una spazzola lunga a setole soffici o un raschietto flessibile;
- Spingere la neve delicatamente dall’alto verso il basso, lasciando che cada da sola;
- Evitare di salire sui moduli o camminare sullo strato di neve del tetto;
- Non usare acqua calda, che può causare shock termico e crepe nel vetro;
- Non utilizzare sale o agenti chimici disgelanti;
- In caso di ghiaccio, è preferibile rivolgersi a personale qualificato;
- Evitare di salire sul tetto mentre la neve inizia a sciogliersi.
5. Come ridurre il rischio di accumulo di neve già in fase di installazione?
La riduzione del rischio di accumulo dipende principalmente dalle scelte progettuali nella fase di installazione del sistema fotovoltaico, sia residenziale sia fotovoltaico per le aziende.
- Scegliere un’inclinazione adeguata: con un angolo ≥ 30° la neve scivola più facilmente; i tetti piani sotto i 20° accumulano più neve e richiedono strutture rialzate.
- Scegliere moduli che trattengono meno neve: cornici strette o moduli fotovoltaici senza cornice in versione double glass riducono il rischio di accumulo; la struttura double glass favorisce un riscaldamento uniforme e uno scioglimento più rapido.
- Mantenere una buona ventilazione sul retro: più la ventilazione è efficace, più uniforme è la temperatura del modulo, facilitando lo scioglimento della neve.
- Evitare le zone d’ombra: le aree ombreggiate restano più fredde e sciolgono la neve più lentamente; evitare zone vicino ai comignoli o parti del tetto soggette a vento contrario.
- Lasciare spazio per lo scivolamento della neve: evitare ostacoli come lucernari o grondaie subito sotto i moduli, per non creare accumuli spessi che possono ghiacciare.
- Rinforzare la struttura nelle zone ad alta neve: nelle aree con carichi nevosi elevati è necessario scegliere supporti e fissaggi con capacità superiore, in base alle norme locali.
6. Quali tecnologie fotovoltaiche si comportano meglio in inverno?
Nelle condizioni invernali comuni in Europa (basse temperature, poca luce, elevata umidità e neve occasionale), le prestazioni dei pannelli fotovoltaici dipendono principalmente dal coefficiente di temperatura, dal rendimento in bassa luminosità, dal guadagno bifacciale e dalla struttura double glass.
Pannelli fotovoltaici TOPCon: la scelta più equilibrata in inverno
- Coefficiente di temperatura basso: circa –0,30%/°C, con prestazioni stabili nei periodi freddi.
- Alto tasso bifacciale: circa 85%, capace di sfruttare la riflessione della neve per una produzione aggiuntiva.
- Struttura double glass: resistente all’umidità e ai fenomeni PID/LID.
- Ampio range di potenza: 430–725 W, adatto a tetti commerciali e grandi superfici, anche per fotovoltaico per le aziende.
Applicazione consigliata: utenti che cercano produzione stabile nel lungo periodo, budget equilibrato e tetti con spazio limitato.
Pannelli fotovoltaici HJT: prestazioni complessive eccellenti in inverno
- Coefficiente di temperatura molto basso: circa –0,243%/°C, con miglioramenti evidenti in condizioni fredde.
- Bifaccialità elevata: fino al 95%, massimizza la luce riflessa dalla neve.
- Degrado ridotto: circa 1% il primo anno, 0,35%/anno successivamente; ottima stabilità in ambienti umidi e freddi.
- Struttura double glass: la più resistente a sbalzi termici e umidità.
Applicazione consigliata: tetti in zone dal clima umido e con inverni lunghi, anche per impianti di fotovoltaico per imprese.
Pannelli fotovoltaici IBC: prestazioni eccellenti in bassa luminosità, stabilità elevata al freddo
- Coefficiente di temperatura ridotto: circa –0,29%/°C, molto stabile a basse temperature.
- Assenza di griglie frontali: ottima efficienza in condizioni di luce debole, al mattino, al tramonto o con cielo coperto.
- Degrado contenuto: 1,5% il primo anno, circa 0,4%/anno.
- Estetica full black: ideale per tetti residenziali di fascia alta.
Applicazione consigliata: tetti soggetti a inverni nuvolosi, bassa luminosità e dove l’estetica ha un peso rilevante.
7. FAQ — Problemi comuni della neve in inverno
Q1: Uno strato sottile di neve o brina blocca completamente la produzione?
No. La neve leggera lascia passare parte della luce e i moduli continuano a produrre grazie alla luce diffusa.
Q2: La neve va rimossa immediatamente?
Di solito no. Serve intervenire solo quando la neve è molto spessa e non si scioglie per diversi giorni, causando copertura totale.
Q3: Posso usare acqua calda o prodotti chimici per sciogliere la neve?
No. L’acqua calda può provocare shock termico e crepe; i prodotti chimici possono danneggiare i moduli e il tetto.
Q4: I moduli double glass sono migliori in inverno?
Generalmente sì. Offrono riscaldamento uniforme, maggiore resistenza all’umidità e favoriscono lo scioglimento della neve.
Q5: La neve può danneggiare i pannelli?
La neve comune no; ma accumuli molto pesanti e persistenti sui tetti piani richiedono una valutazione professionale.
Q5: È necessario installare sistemi di riscaldamento o rivestimenti anti-neve?
In genere no. Sono soluzioni costose e con benefici limitati, utilizzate solo in aree estremamente fredde. Per la maggior parte dei tetti europei, un’inclinazione adeguata dei pannelli fotovoltaici è già sufficiente.
L’impatto della neve sulla produzione fotovoltaica è spesso sopravvalutato. Nella maggior parte dei casi la neve scivola via rapidamente e il sistema non subisce cali significativi nel lungo periodo. Con una progettazione corretta e la scelta del modulo adatto, anche in inverno un impianto fotovoltaico per azienda o abitazione può garantire un funzionamento stabile e affidabile.
Maysun Solar offre moduli ad alte prestazioni che mantengono una produzione stabile anche in inverno, inclusi TOPCon, HJT e IBC. Grazie al basso coefficiente di temperatura, all’eccellente risposta in bassa luminosità e alla struttura double glass, i nostri pannelli fotovoltaici riducono efficacemente le perdite causate dalla neve. Con magazzini locali in Europa e una rete di installatori partner, forniamo supporto affidabile per progetti residenziali e di fotovoltaico per le aziende.
Reference
IEA PVPS Task 13. Soiling Losses – Impact on the Performance of Photovoltaic Power Plants. International Energy Agency Photovoltaic Power Systems Programme, 2022.
https://iea-pvps.org/wp-content/uploads/2023/01/IEA-PVPS-T13-21-2022-REPORT-Soiling-Losses-PV-Plants.pdf
Stromberg, J. et al. Snow-Induced PV Loss Modeling Using Production-Data Inferred PV System Models. Energies, 2021, 14(6), 1574. https://www.mdpi.com/1996-1073/14/6/1574
Fraunhofer ISE. Recent Facts About Photovoltaics in Germany 2023.
https://www.ise.fraunhofer.de
Swissolar. Guidelines for PV Installations in Alpine and Snow-Intensive Regions.
https://www.swissolar.ch
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